Officina Danza propone due giornate aperte a pubblico e operatori per scoprire giovani artisti e compagnie tra i protagonisti della danza italiana emergente. Un’incursione nel mondo della nuova coreografia che lascia intravedere interessanti potenzialità e sviluppi futuri. Attraverso la presentazione di otto creazioni brevi, Officina Danza vuole esplorare un orizzonte che si apre a differenti visioni e poetiche del movimento, della drammaturgia, del rapporto con le tecnologie visuali.
Sabato 5 aprile ore 21,00
Drunk
di e con Elisa Canessa e Francesco Manenti
musiche di Franco Battiato, Stranglers, Jacques Brel, Kraftwerk
produzione Compagnia Agatharandagio > con il sostegno di tir danza ModenaDrunk è un percorso doloroso e al contempo meraviglioso, dove l’ironia tragicomica è àncora di salvezza, dove reale e teatrale si confondono. Piccole perversioni si consumano quotidianamente nel ‘salotto borghese’ dove i protagonisti si muovono come animali in gabbia.
Nel 2002 Elisa Canessa e Francesco Manenti danno vita al progetto Agatharandagio, con cui firmano gli spettacoli Demi O., Poema Ginnastico, Drunk e Esercizi, presentato nel 2004 al festival Lavori in Pelle (Alfonsine, Ravenna).
Nera Mamba
progetto, coreografia e interpretazione Elisabetta di Terlizzi
riprese video Stefania Scerna > consulenza regia video Pierr Nosari
musica Enrico Venturini >Pittoscultura danzante di Giorgio Jorio>produzione Affabulazione Cinque quadri in movimento testimoniano il percorso a ostacoli e le contraddizioni di un individuo che si interroga sulla possibilità di costruire la propria identità declinata al femminile. Una donna, ma è la somma di molte donne, ripercorre gli ultimi anni della propria esistenza.
Danzatrice e performer, Elisabetta di Terlizzi ha collaborato tra gli altri con Teatro Kismet Opera, Habillè d’eau, Prima Materia, Vera Stasi, Enzo Cosimi, Alef danzateatro; ha firmato la coreografia E.S.S.E.N.Z.A. misura (2004) e, con Paola Lattanzi, Qui non ci sono (2003).Hoh-h Del Respiro
di e con Beatrice Magalotti
musiche di Raster Noto, Maussoulier/A.Popp > disegno luci Danila Blasi
Nel ‘gioco del respiro’ emerge qualcosa che sembra strano, a volte semplicemente insensato. Attraverso alcune forme di respiro volutamente portate all’eccesso, il respirare può essere la metafora di uno strano animale che cattura il corpo.
Dopo essersi formata e aver danzato in Italia e all’estero, dal 2002 Beatrice Magalotti lavora su propri progetti coreografici, tra questi Marianne, Untitle e il solo Hoh-h. Adèle studio per una fiaba noir
danza e video istallazioni: Paola LattanziAdèle vorrebbe suicidarsi buttandosi nella Senna, diventerà invece bersaglio di un lanciatore di coltelli. Quando non ha più niente da perdere decide di mettere la propria vita nelle mani,o meglio, nella precisione, di un’altra persona. Attratta e fiduciosa nel gesto esatto.
Paola Lattanzi, diplomata all’Hogeschool voor de Kunsten di Amsterdam, ha danzato nelle compagnie di Rossella Fiumi, Nora Heilman, Enzo Cosimi; ha collaborato con la compagnia T.P.O. e Company Blu. Come coreografa, a partire dal 2001, crea spettacoli presentati in Italia e all’estero.